Attività educative

Le proposte educative rivolte alla persona con disabilità sono varie e vengono organizzate in piccolo gruppo (circa una decina di persone).

Le attività vengono strutturate ed ideate valutando le attitudini e le preferenze dei vari ospiti e permettono agli stessi di sperimentarsi in esperienze di vita quotidiana, cura di sé, laboratori di cucina, artistici o sensoriali e momenti di inclusione nel territorio.

L’ Associazione organizza, dal 1998, soggiorni estivi e invernali per persone con disabilità, sia in località balneari che montane. Il periodo dedicato ai soggiorni estivi è agosto, mese scelto appositamente per dare risposta alle famiglie quando i centri diurni e i Ceod della zona sono chiusi per ferie.

Oltre alle attività menzionate, due sabati al mese si tiene il laboratorio di Biodanza: questo rappresenta l’evoluzione del progetto “Tra palco e realtà”, nato nel 2009: la sperimentazione viene gestita da professionisti esterni, volontari, operatori e da un gruppo di studenti delle superiori, i quali ricevono crediti formativi per il servizio prestato.

Attività educative periodo COVID-19

A marzo, aprile e maggio, durante l’emergenza Coronavirus, sono state effettuate alcune videochiamate di gruppo e private, per mantenere la connessione fra le persone con disabilità e i volontari e gli operatori.

Allo stesso tempo questo ha permesso ai genitori e ai caregiver di mantenere un collegamento diretto con le altre famiglie, gli operatori e volontari per un saluto, una parola di conforto o uno scambio di opinioni.

Dal mese di aprile sono state attivate delle videochiamate educative online dedicate al gruppo Dopo di Noi, realizzate tramite piattaforma Jitsi Meet fra i due educatori di riferimento per il progetto e i cinque partecipanti.

Durante questi incontri, organizzati nelle giornate del lunedì, mercoledì e venerdì dalle 17.00 alle 18.00, sono state potenziate alcune abilità pregresse, realizzando piccole attività con l’utilizzo della tecnologia e del materiale presente nelle case dei partecipanti. Questo ha consentito di coltivare la relazione con i compagni e con le figure educative di riferimento, tenendosi occupati con semplici attività educative, rispondendo a piccoli compiti o richieste degli educatori.

Il progetto a distanza è stato possibile grazie alla partecipazione di un familiare affiancato ad ogni ragazzo, il quale ha avuto il ruolo di mediatore e facilitatore per l’utilizzo delle tecnologie e lo svolgimento delle attività educative.

L’intero percorso educativo è stato monitorato dagli educatori con diari di bordo, registro presenze, rilevazione della soddisfazione del partecipante al termine di ogni appuntamento, registrazione incontro piattaforma Jitsi Meet, piccoli video con lo svolgimento di alcuni compiti a casa.

Centro ricerca e sviluppo

Dal 2021 l’Associazione ha avviato un nuovo progetto che coinvolge le realtà territoriali del terzo settore, in particolare appartenenti alla Rete InterAgendo, per cogliere la sfida di promozione di un modello di welfare di comunità inteso come una visione nuova dei servizi e dei progetti.

Il progetto si propone di creare una Rete che, lavorando in coprogettazione e attivando una formazione specifica, consenta di condividere tra i propri operatori e volontari strategie e tecniche di approccio innovative, volte a raggiungere l’autonomia e l’empowerment della persona con disabilità ed incoraggiare il suo distanziamento dalla famiglia di origine.

Sono individuati tre ambiti di azione:

  • Ricerca ed elaborazione di strumenti e indicatori di verifica progettuale nell'ottica dello sviluppo del welfare generativo e l'autodeterminazione delle persone con disabilità.
  • Formazione territoriale:
  • Co-progettazione e sviluppo di comunità con multi stakeholder e avvio di sperimentazioni


  • Il progetto ha una durata di 8 mesi.
    Le associazioni partner sono Auser Treviso, Anffas Treviso. Sono previste collaborazioni gratuite con l’Università Cà Foscari, l’Ulss 2 e le cooperative sociali Madonna dei Miracoli, La Scintilla, La Casa di Michela. Inoltre sono state affidate attività specifiche alla cooperativa Solidarietà e all’associazione Nats.

    Il progetto è finanziato dalla Regione Veneto con risorse statali del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali.

    (riferimento DGR n. 13 del 12 gennaio 2021- Finanziamento di Progetti di rilevanza locale promossi da Organizzazioni di volontariato, Associazioni di promozione sociale e Fondazioni Onlus. Attuazione Accordo di Programma 2020 per la parte riguardante le risorse aggiuntive stanziate sul Fondo di cui all'art. 72 del D.Lgs. 117/17 con il decreto legge 19.05.2020, n . 34, art. 67, convertito, con modificazioni dalla L. 17.07.2020 n. 77).

    Progetto dopo di noi

    Da marzo 2019 è stato avviato il progetto denominato “Dopo di Noi” secondo la legge 112 del 2016, grazie alla creazione e alla collaborazione della rete InterAgendo; questa squadra è formata dall’Azienda Ulss2 Marca Trevigiana, diversi comuni, 18 enti del privato sociale, persone con disabilità e familiari.



    Per l’Associazione Oltre l’Indifferenza durante il primo anno progettuale sono stati coinvolti due gruppi di tre ragazzi con differente disabilità provenienti dal distretto di Treviso sud, Treviso nord e Pieve di Soligo.

    I partecipanti hanno sperimentato percorsi di emancipazione dal contesto di origine mediante l’esperienza dell’abitare autonomo in soluzione alloggiativa di tipo familiare, frequentando Villa Alba dal giovedì pomeriggio alla domenica sera a settimane alterne (percorso Linea A).

    Il fine settimana è stato così organizzato:

    • giovedì pomeriggio: arrivo a Villa Alba dopo il Centro diurno, accompagnati in pulmino (o, in alternativa, dalla famiglia); attività rivolte alla cura della propria persona e attività domestiche;
    • venerdì: attività rivolte alle autonomie personali e sociali; laboratori in piccolo gruppo (soprattutto rivolte alla gestione dell’orto) e piccole uscite (es. spesa);
    • sabato e domenica: attività laboratoriali e uscite nel territorio in compresenza con altri fruitori dei servizi offerti dall’Associazione, in gruppo variabile da otto a dodici partecipanti circa.


    Durante il 2019 sono stati attivati, in concomitanza con le giornate di presenza della linea A, anche interventi di permanenza temporanea per un partecipante con disabilità a rotazione (per un totale di una decina di fruitori annuali circa).

    Questo percorso, corrispondente alla linea E progettuale, è stato strutturato dall’ Associazione come periodo “sollievo” per il partecipante e i caregiver di riferimento.